Real Time PCR per il COVID-19
Dott. Tommaso Furlanello, Med Vet, PhD, ECVCP Dip
AGGIORNAMENTO 12-11-2020
Il coronavirus responsabile di COVID-19 (SARS-CoV-2) è tornato ad influenzare la nostra vita quotidiana e a creare difficoltà anche nella sfera professionale. Il Laboratorio San Marco può aiutarvi alcuni aspetti di difficile gestione riguardante l’infezione COVID-19 negli animali da compagnia, grazie alla nuova introduzione della PCR per la diagnosi di questo nuovo coronavirus responsabile di COVID-19, da eseguirsi su tamponi esclusivamente forniti dal Laboratorio. Il tampone si può eseguire nelle vie nasali, nell’area faringea, oppure bagnandolo in un lavaggio bronco-alveolare. Può essere eseguito anche un tampone fecale.
Importante: l’esecuzione del test implica la responsabilità da parte del Veterinario di contattare le Autorità competenti in caso di positività (vedi pagina 22 del Rapporto ISS COVID-19, 16/2020)
Rispetto alla fase iniziale della pandemia, disponiamo adesso di maggiori informazioni relativamente alla suscettibilità di gatto e cane al virus. Proveremo nelle righe seguenti a sintetizzare quanto la letteratura scientifica ci sta proponendo, invitando i Colleghi ad approfondire l’argomento e mantenersi aggiornati, utilizzando le fonti citate e altra documentazione scientifica reperibile nei motori di ricerca:
Cani e gatti si possono infettare ?
La risposta è affermativa. Sono state dimostrate positività sierologiche anche in cani e gatti italiani (Patterson et al., 2020) e positività con test di biologia molecolare in tutto il mondo (Abdel-Moneim and Abdelwhab, 2020; Kiros et al., 2020). Le informazioni più recenti ed affidabili provengono da infezioni sperimentali eseguite in carnivori domestici, in cui i gatti si sono infettati e hanno prodotto anticorpi, con PCR positiva fino a 5 gg. dopo l’infezione, mentre nei cani si è osservata solamente sieroconversione (Bosco-Lauth et al., 2020). E’ quindi evidente, rispetto al cane, una maggiore sensibilità all’infezione dei felini, ospiti in cui il virus ha dimostrato capacità di proliferare nelle prime vie respiratorie (Singla et al., 2020).
Cani e gatti possono presentare una forma clinica ?
Dopo i primissimi report di Febbraio/Aprile, che hanno sollevato molti dubbi e una sorta di “negazionismo”, teso a proteggere i nostri pets da attacchi mediatici, in totale assenza di dati controllati, successivamente, si sono accumulate descrizioni relative a casi clinici nei gatti (Kiros et al., 2020), con un caso osservato anche in Sicilia, ad esito letale (Musso et al., 2020). Analizzando i casi pubblicati, è probabile che la patogenicità si realizzi a carico delle vie respiratorie, in generale con sintomi non gravi (Abdel-Moneim and Abdelwhab, 2020). I gatti sottoposti ad infezione sperimentale in USA non hanno presentato segni clinici, ma l’esame autoptico ha rivelato la presenza di riniti e tracheiti linfoplasmocitarie e miste (suppurative e linfoplasmacitiche) (Bosco-Lauth et al., 2020). Come scritto precedentemente, i cani sono maggiormente resistenti, ma le informazioni al riguardo sono ancora limitatissime.
Cani e gatto possono essere causa d’infezione ?
Il ruolo epidemiologico di cane e gatto varia da improbabile ad assente, anche considerando che gli infetti umani si contano sulle decine di milioni e i pet sicuramente positivi sono numericamente molto pochi. Anche sperimentalemente si è notato chel’escrezione del virus nel gatto si limita al massimo a 5 gg. contro le 3 settimane degli esseri umani (Bosco-Lauth et al., 2020). In conclusione le infezioni da SARS-CoV-2 nei carnivori possono essere considerate delle reverse zoonosis (Singla et al., 2020).
Perchè testare cane e gatti ?
Il Laboratorio San Marco ha raccolto l’appello recentemente pubblicato da ricercatori della Cornell University, relativamente alla necessità di creare dei protocolli diagnostici per il COVID-19: “Improved knowledge of true prevalence would better inform veterinary clinical and laboratory practice and owners of such animals, enabling science-based recommendations for risk assessments. More testing will also allow us to refine our understanding of virus epidemiology and establish whether and which animals are reservoirs of the virus, information critical to break transmission chains and protect animal and human health. Improved knowledge of true prevalence would better inform veterinary clinical and laboratory practice and owners of such animals, enabling science-based recommendations for risk assessments. More testing will also allow us to refine our understanding of virus epidemiology and establish whether and which animals are reservoirs of the virus, information critical to break transmission chains and protect animal and human health” (Stokol et al., 2020). Esiste quindi una necessità di approfondimento e di espansione delle conoscenze, al quale possono partecipare tutti i medici veterinari. Inoltre, dal punto di vista clinico, una volta escluse patologie più comuni come cause di patologie respiratorie, in particolare nel gatto, se il paziente è convivente con individui attualmente o recentemente risultati positivi al test per il COVID-19, può essere opportuno l’approfondimento con una Real Time PCR, come anche indicato dalle linee guida dell’American Veterinary Medical Association (AVMA, 2020).
A questa necessità di approfondimento ed espansione delle conoscenze cui tutti i medici veterinari possono partecipare, la Clinica e Laboratorio Veterinario San Marco contribuisce anche tramite la partecipazione attiva come Unità Operativa in un progetto di ricerca promosso dal Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute (MAPS) dell’Università di Padova dal titolo: “COVID-19 e Animali da Compagnia: valutazione dell’impatto dell’epidemia da SARS-CoV-2 nella relazione uomo-animale”.
Inoltre, dal punto di vista clinico, una volta escluse patologie più comuni come cause di patologie respiratorie, in particolare nel gatto, se il paziente è convivente con individui attualmente o recentemente risultati COVID-19 positivi, può essere opportuno l’approfondimento con una Real Time PCR, come anche indicato dalle linee guida dell’American Veterinary Medical Association (AVMA, 2020).
Un’altra motivazione, di grande importanza sociale, è la ricerca dell’antigene virale in animali conviventi con esseri umani positivi. Infatti, alla sofferenza fisica e al disagio psichico legato alla positività e alla malattia, spesso si associa il timore che gli animali non vengano accuditi, perché ritenuti potenziali portatori del virus. Questa paura è una causa concreta di autoisolamento e rinuncia alle cure di una percentuale importante di pazienti umani (Applebaum et al., 2020). In questa situazione di crisi, il medico veterinario può aiutare concretamente eseguendo il test nei pets di casa, che risulteranno, come da statistiche mondiali, molto probabilmente negativi e per essi saranno possibili adozioni temporanee, sollevando da questa preoccupazione i loro proprietari.
Si raccomanda di contattare in ogni caso le Autorità competenti in caso di positività al test.
Come si esegue il test ?
Il Laboratorio esegue un test di biologia molecolare, ovvero una Real Time PCR per SARS-CoV-2, l’agente responsabile di COVID-19. Ritenendo che per definizione questa indagine sia di natura urgente, il referto verrà prodotto entro 24h dal ricevimento
Che test viene eseguito ? Quando viene refertato ?
Il Laboratorio esegue un test di biologia molecolare, ovvero una PCR Real Time per il COVID-19. Ritenendo che per definizione questa indagine sia di natura urgente, il referto verrà prodotto entro 24h dal ricevimento
Bibliografia
Abdel-Moneim, A.S., Abdelwhab, E.M., 2020. Evidence for SARS-CoV-2 Infection of Animal Hosts. Pathogens 9, 529. https://doi.org/10.3390/pathogens9070529
Applebaum, J.W., Adams, B.L., Eliasson, M.N., Zsembik, B.A., McDonald, S.E., 2020. How pets factor into healthcare decisions for COVID-19: A One Health perspective. One Health 100176. https://doi.org/10.1016/j.onehlt.2020.100176
AVMA, 2020. Testing animals for SARS-CoV-2 [WWW Document]. American Veterinary Medical Association. URL https://www.avma.org/resources-tools/animal-health-and-welfare/covid-19/testing-animals-sars-cov-2 (accessed 11.8.20).
Bosco-Lauth, A.M., Hartwig, A.E., Porter, S.M., Gordy, P.W., Nehring, M., Byas, A.D., VandeWoude, S., Ragan, I.K., Maison, R.M., Bowen, R.A., 2020. Experimental infection of domestic dogs and cats with SARS-CoV-2: Pathogenesis, transmission, and response to reexposure in cats. PNAS 117, 26382–26388. https://doi.org/10.1073/pnas.2013102117
Kiros, M., Andualem, H., Kiros, T., Hailemichael, W., Getu, S., Geteneh, A., Alemu, D., Abegaz, W.E., 2020. COVID-19 pandemic: current knowledge about the role of pets and other animals in disease transmission. Virology Journal 17, 143. https://doi.org/10.1186/s12985-020-01416-9
Musso, N., Costantino, A., La Spina, S., Finocchiaro, A., Andronico, F., Stracquadanio, S., Liotta, L., Visalli, R., Emmanuele, G., 2020. New SARS-CoV-2 Infection Detected in an Italian Pet Cat by RT-qPCR from Deep Pharyngeal Swab. Pathogens 9. https://doi.org/10.3390/pathogens9090746
Patterson, E.I., Elia, G., Grassi, A., Giordano, A., Desario, C., Medardo, M., Smith, S.L., Anderson, E.R., Prince, T., Patterson, G.T., Lorusso, E., Lucente, M.S., Lanave, G., Lauzi, S., Bonfanti, U., Stranieri, A., Martella, V., Basano, F.S., Barrs, V.R., Radford, A.D., Agrimi, U., Hughes, G.L., Paltrinieri, S., Decaro, N., 2020. Evidence of exposure to SARS-CoV-2 in cats and dogs from households in Italy. bioRxiv. https://doi.org/10.1101/2020.07.21.214346
Singla, R., Mishra, A., Joshi, R., Jha, S., Sharma, A.R., Upadhyay, S., Sarma, P., Prakash, A., Medhi, B., 2020. Human animal interface of SARS-CoV-2 (COVID-19) transmission: a critical appraisal of scientific evidence. Vet Res Commun 44, 119–130. https://doi.org/10.1007/s11259-020-09781-0
Stokol, T., McAloose, D., Terio, K.A., Salguero, F.J., 2020. Severe Acute Respiratory Syndrome-Coronavirus-2 (SARS-CoV-2): A Perspective Through the Lens of the Veterinary Diagnostic Laboratory. Front. Vet. Sci. 7. https://doi.org/10.3389/fvets.2020.576267
Contatti e riferimenti
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