Citofluorimetria: Innovazione nell’Analisi Cellulare Quantitativa e Qualitativa
La citofluorimetria a flusso sta rivoluzionando la diagnostica veterinaria, offrendo nuove possibilità per l'analisi cellulare e la diagnosi di diverse patologie. Questa tecnica avanzata permette ai veterinari di ottenere informazioni cruciali per il trattamento e la prognosi di numerose condizioni.
Cos'è la citofluorimetria a flusso?
La citofluorimetria a flusso è una metodica che permette di valutare parametri fisici e chimici di particelle contenute in una sospensione (es. sangue, midollo osseo, versamenti cavitari, spirati linfonodali …)
Tramite l’uso di una luce laser e di rilevatori ottici, il sistema raccoglie la fluorescenza emessa da un fluorocromo (sostanza organica in grado di emettere una fluorescenza se opportunamente eccitata) legato ad un anticorpo monoclonale specifico per i recettori di superficie e/o intracitoplasmatici delle cellule (cluster of differentation, CD): il segnale raccolto viene, quindi, convertito in un segnale elettronico e rappresentato graficamente.
Dato che la fluorescenza misurata è proporzionale all’espressione dei recettori, è possibile definire l’espressione fenotipica delle diverse popolazioni cellulari.
Ad oggi, grazie ad una disponibilità sempre maggiore di anticorpi anche in ambito veterinario la citometria a flusso trova impiego nello studio di diverse condizioni ematologiche, neoplastiche e non.
Attualmente il Laboratorio veterinario San Marco nell’ambito delle neoplasie emopoietiche consente la fenotipizzazione di linfomi e leucemie mieloidi e linfoidi, acute o croniche. Grazie all’indagine fenotipica è altresì possibile indentificare a carico di un linfoma un quadro fenotipico distintivo (es. T zone lymphoma) con implicazioni terapeutiche e definizione della prognosi. L’ assetto fenotipico della popolazione linfocitaria a carico di una massa mediastinica può, unitamente all’indagine citologica, indirizzare il patologo verso una diagnosi di linfoma o timoma/carcinoma timico.
In corso di malattie infettive (es. Leishmania, FIV) lo studio delle sottopopolazioni CD4 e CD8 e relativo rapporto possono aiutare il clinico a meglio comprendere l’assetto immunitario del paziente.
Non per ultimo attraverso la ricerca di anticorpi sulla superficie eritrocitarie e piastrinica è possibile rilevare la partecipazione di un meccanismo immunomediato nel determinismo dell’anemia e/o piastrinopenia periferica.
Attualmente il Laboratorio veterinario San Marco nell’ambito delle neoplasie emopoietiche consente la fenotipizzazione di linfomi e leucemie mieloidi e linfoidi, acute o croniche. Grazie all’indagine fenotipica è altresì possibile indentificare a carico di un linfoma un quadro fenotipico distintivo (es. T zone lymphoma) con implicazioni terapeutiche e definizione della prognosi. L’assetto fenotipico della popolazione linfocitaria a carico di una massa mediastinica può, unitamente all’indagine citologica, indirizzare il patologo verso una diagnosi di linfoma o timoma/carcinoma timico.
In corso di malattie infettive (es. Leishmania, FIV) lo studio delle sottopopolazioni CD4 e CD8 e relativo rapporto possono aiutare il clinico a meglio comprendere l’assetto immunitario del paziente.
Non per ultimo attraverso la ricerca di anticorpi sulla superficie eritrocitarie e piastrinica è possibile rilevare la partecipazione di un meccanismo immunomediato nel determinismo dell’anemia e/o piastrinopenia periferica