ITP canina: nuovo studio sui fattori predittivi ed efficacia del trattamento
Pubblicato sul Journal Vet Emerg Crit Care lo studio Retrospective evaluation of the short-term response of human intravenous immunoglobulin therapy in the management of canine immune-mediated thrombocytopenia (2010-2015): 27 cases, dei Dr. Andrea Zoia, Dr.ssa Francesca Busato, e Dr. Michele Drigo, che getta una nuova luce sul trattamento della ITP- trombocitopenia immunomediata.
La ricerca ha esaminato l'efficacia di un approccio terapeutico combinato utilizzando immunoglobulina umana endovenosa (hIVIG) e metilprednisolone, concentrandosi sulla risposta a breve termine, sui marcatori prognostici precoci e sulla sopravvivenza dei cani trattati
Lo studio ha coinvolto 27 cani affetti da ITP primaria o secondaria, tutti sottoposti a un protocollo di trattamento standardizzato. Questo prevedeva la somministrazione giornaliera di 2 mg/kg di metilprednisolone per via endovenosa, accompagnata da una singola infusione di hIVIG al 5% nell'arco di 6-12 ore.
I risultati hanno rivelato un dato particolarmente incoraggiante: il 70% dei cani (19 su 27) ha mostrato un significativo aumento della conta piastrinica entro 60 ± 12 ore dall'infusione di hIVIG. Questi animali sono stati classificati come "responder" al trattamento.
L'analisi ha preso in considerazione 34 diverse variabili, confrontandole tra responder e non responder in cinque momenti distinti. Tra queste, due si sono rivelate particolarmente significative: la concentrazione sierica di immunoglobulina G (IgG) e il suo aumento, entrambi misurati 24 ± 12 ore dopo l'infusione di hIVIG (indicate rispettivamente come T24IgG e T24ΔIgG). Queste due variabili erano notevolmente più elevate nei responder a 24 ± 12 ore dall'infusione di hIVIG prevedendo precocemente in questi cani il miglioramento della conta piastrinica a 60 ± 12
Un altro risultato rilevante riguarda la sopravvivenza: tutti i cani responder erano ancora in vita 14 giorni dopo il trattamento, con un tasso di mortalità significativamente inferiore rispetto ai non responder.
La scoperta che le concentrazioni sieriche di T24IgG e T24ΔIgG sono in grado di predire accuratamente la risposta al trattamento a 60 ore dall'infusione di hIVIG, e che i responder sono tutti vivi a 14 giorni dalla diagnosi, fornisce ai veterinari un prezioso strumento prognostico precoce, permettendo di valutare rapidamente l'efficacia del trattamento e, potenzialmente, di adattare la strategia terapeutica in base alla risposta individuale del paziente.
Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione e nel trattamento dell'ITP canina, tuttavia, è importante sottolineare che, trattandosi di uno studio retrospettivo su un campione limitato, saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e esplorare potenziali fattori che influenzano la risposta al trattamento.
Puoi trovare lo studio qui