Esami laboratorio: PROTEINE DI FASE ACUTA
La risposta della fase acuta descrive l’insieme dei processi aspecifici, fisiologici e biochimici in contrapposizione ad un’infiammazione (di origine infettiva o immuno-mediata) o ad un danno tissutale (trauma, chirurgie, neoplasie). In particolare la risposta del paziente riguarda la up-regolazione di numerose proteine, prevalentemente di origine epatica, grazie alla liberazione di citokine da parte del sito patologico. In altri termini, in caso di danni tissutali e/o infiammazioni il sistema immunitario produce una “risposta della fase acuta”, modificando la concentrazione plasmatica di alcune proteine, chiamate “proteine della fase acuta” (APP). Il picco delle concentrazioni sieriche delle APP è tipicamente raggiunto dopo 24-48h dall’inizio dello stimolo infiammatorio.
Molte proteine della fase acuta sono in grado di esprimere la presenza di una flogosi più precocemente rispetto alla comparsa di sintomi quali ad es. la febbre o la leucocitosi. Tra le proteine della fase acute probabilmente la più conosciuta è il fibrinogeno, che però non presenta una sensibilità e specificità ottimale. Infatti la concentrazione plasmatica non dipende solo dallo stimolo infiammatorio, ma anche dalla funzione epatica, dall’attività coagulativa etc. Per tale motivo sia in medicina umana che veterinaria si è sviluppata una ricerca tesa alla ricerca di APPs che preferibilmente modifichino la loro concentrazione plasmatica solo in caso di stato infiammatorio. Con l’accumularsi degli studi si è notato inoltre che è possibile riconoscere la tipologia dello stato infiammatorio, o la patogenesi dello stesso, a seconda del tipo di APP considerata. Per tale motivo il Laboratorio propone molteplici marker infiammatori e invita i clinici a considerare le APPs come facenti parte di un pannello globale ed armonico.
Ad integrazione di quanto riportato precedentemente, si deve considerare che nell’ambito della risposta infiammatoria alcune proteine non aumentano, ma al contrario possono diminuire (proteine della fase acuta “negative”). Un esempio molto comune è dato dal ferro sierico (vedi sotto), ma diminuiscono anche l’albumina, come pure i fattori della coagulazione, il paratormone e altre proteine.
Le proteine della fase acuta sono quindi dei marker di infezione ed infiammazione. Sono importanti sia per riconoscere uno stato infiammatorio che per monitorarne l’evoluzione. Ad es. in caso di flogosi settica, se la terapia antimicrobica e di supporto sono efficaci, si assiste alla rapida diminuzione di alcune APP (ad es. la proteina C reattiva).
Si segnala inoltre il particolare pattern delle proteine della fase acuta, di enorme valenza pratica, che si presenta in corso di iperadrenocorticismo, che è stato per la prima volta segnalato dal nostro gruppo di ricerca.
TEST: Fibrinogeno
CAMPIONE: plasma da sodio citrato
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: Il fibrinogeno è una proteina della fase acuta secondaria, ovvero si modifica in modo meno evidente e si mantiene elevato per meno tempo rispetto ad altri parametri. Si deve inoltre considerare che il fibrinogeno si riduce in corso di coagulazione intravascolare. Nel gatto il fibrinogeno è meno sensibile rispetto al cane agli stati infiammatori
TEST: Proteina C Reattiva
CAMPIONE: siero
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: La proteina C reattiva è una proteina della fase acuta di grande interesse nella medicina canina. La sua misurazione non è degna d’interesse nella specie felina perché qusta specie non vi sono variazioni apprezzabili delle sue concentrazioni sieriche in caso di infiammazione.
TEST: Aptoglobina (Hp)
CAMPIONE: siero
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: E’ una alfa2-globulina, prodotta dal fegato, che ha la funzione di legare irreversibilmente l’emoglobina libera, proteggendo il rene dalla Hb libera e facilitandone il recupero da parte del fegato. Il complesso Hp-Hb . Inoltre inibisce chemotassi, la fagocitosi e l’attività battericida dei granulociti neutrofili. Pur essendo un’importante APP nel cane, l’Hp aumenta anche in condizioni non strettamente infiammatorie. In particolare si nota uno spiccato aumento in caso di somministrazione di steroidi, oppure nell’iperadrenocorticismo. Aumenta in caso di sindrome nefrotica. Ricordando la sua funzione biologica, è facile intuire che l’Hp diminuisce in presenza di emoglobina libera nel sangue, come può avvenire in caso di emolisi intravascolare. Inoltre può diminuire in caso di grave insufficienza epatica. Può essere misurata anche nel gatto.
TEST: Amiloide sierica A (SAA)
CAMPIONE: siero (si esegue nel gatto e nel cavallo)
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: E’ una apo-lipoproteina prodotta dal fegato, che esercita un’azione chemotattica per le cellule infiammatoria ed esercita una downregulation dei processi infiammatori. Inoltre è coinvolta nel metabolismo lipidico. Nel cane è un marker di primaria importanza, sovrapponibile alla CRP, però nel cane vi sono pattern secretivi personalizzati, con importanti variazioni tra soggetto e soggetto (Tecles et al., 2005). Nel gatto e nel cavallo la SAA è considerata un marker principale (primario) per valutare la fase acuta.
TEST: Ferro
CAMPIONE: siero
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: Il ferro sierico tende a diminuire in caso di infiammazione, ovvero si comporta come una proteina della fase acuta NEGATIVA. Nel gatto tale diminuzione è molto evidente.
TEST: Transferrina (TIBC)
CAMPIONE: siero
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: La transferrina è una glicoproteina plasmatica, responsabile del trasporto sistemico del ferro, che appartiene alle APPs “negative”, ovvero tende a diminuire in corso di stati infiammatori. Essendo simile all’albumina, ne condivide le altre cause di diminuzione (insufficienza epatica, sindromi nefrotiche etc.)
TEST: Ferritina
CAMPIONE: siero (si esegue solo nel cane)
REFRIG./CONGEL.: refrigerato
GIORNI DI ESECUZIONE: da lunedì a sabato compresi
TEMPI DI ESECUZIONE: in giornata
COMMENTI E INTERPRETAZIONI: Oltre ad essere un marker delle riserve marziali, la ferritina sierica aumenta negli stati infiammatori, ma anche in corso di emolisi e in caso di necrosi epatocellulari. Non si esegue nel gatto.
Per saperne di più:
Cray et al.: “Acute Phase Response in Animals: A Review, Comp Med 2009, 59, 6, 517-526
Tecles et al., (2005): “Preliminary Studies of Serum Acute-Phase Protein Concentrations in Hematologic and Neoplastic Diseases of the Dog”, J Vet Intern Med; 19:865–870.
Petersen et al., (2004): “Application of acute phase protein measurements in veterinary clinical chemistry”, Vet. Res. 35: 163–187.
Contatti e riferimenti
Dott. Tommaso Furlanello
DVM, PhD, ECVCP Dip- Apertura: 9.00 - 19.00
- Via dell'Industria, 3 - 35030 Veggiano (PD)
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